Baldessari in rimonta nell'inseguimento

24 Giugno 2019

Ottima prova per Irene Baldessari nell'innovativa "The Hunt", la staffetta mista ad inseguimento che ha debuttato ieri ai Giochi Europei di Minsk

C'è un grande contributo di Irene Baldessari (Esercito) nell'eccellente prova del quartetto azzurro nella "The Hunt", la staffetta mista ad inseguimento che ha debuttato ieri nel contesto dei Giochi Europei di Minsk. Si tratta di una staffetta formulata su 4 frazioni di 800m (maschile), 600m (femminile), 400m (maschile) e 200m (femminile), con partenza ad handicap secondo una parametrizzazione dei risultati delle prove individuali. Un contesto che ha visto l'Italia appesantita da un sensibile ritardo nei confronti dei leader Russia e Francia, ma è stato grazie alla staffetta che si è risaliti fino al terzo posto, mantenendo vive le speranze di accedere (domani) alle semifinali nell'innovativo format proposto a Minsk.

Terzo posto finale e terzo tempo assoluto siglato da Riccardo Tamassia, Irene Baldessari, Giuseppe Leonardi e Giulia Riva con il tempo di 4:29.07. Il tutto purtroppo non è bastato come detto per raggiungere la Russia e quindi la classifica finale del match vede i russi al comando e qualificati direttamente per la semifinale di mercoledì prossimo, davanti alla Francia e all’Italia: gli azzurri torneranno in gara martedì 25 giugno per un nuovo match, alla ricerca della semifinale. 

LE PROVE INDIVIDUALI - È Hassane Fofana a regalare l’unica vittoria azzurra nel girone di qualificazione, disputato contro selezione russa, Francia, Slovenia, Romania ed Estonia in uno stadio Dinamo illuminato dal sole ma fresco. Nei 110 ostacoli il 27enne lombardo corre in 13.60 (+1.4) e si merita il bottino pieno di 12 punti, distanziando il russo Makarenko (13.88) e il francese Pistol (14.29). Per Fofana è il secondo tempo stagionale, dopo il 13.44 della scorsa settimana a Turku con il quale ha timbrato lo standard per i Mondiali di Doha. Doppio terzo posto per i centometristi: Federico Cattaneo conquista gli otto punti grazie al tempo di 10.63, battuto di un soffio dal russo Lopin (10.61) e dal francese Leroux (10.62); stesso piazzamento per Johanelis Herrera con 11.75 (+0.6) dietro alla slovena Mihalinec (11.36) e alla russa Akiniimika (11.74). Si difende bene anche Giulia Pennella tra gli ostacoli: 13.35 e terzo posto, non lontana dalla francese Quenot (13.17) e dalla slovena Tomicic Prezelj (13.32). La staffetta 4x400 mista trova il quarto posto con 3:23.19: in pista Francesco Cappellin, Marta Milani, Ylenia Vitale ed Eusebio Haliti. Davanti a tutte la Slovenia (3:20.66), meglio della selezione russa (3:21.02) e della Francia (3:21.08). 

Tre salti per lungo e alto, tre lanci per il giavellotto, distribuiti su tre diversi testa a testa contro altrettanti avversari. La formula, di per sé, non aiuta a ottenere misure strabilianti e si gareggia soprattutto per fare un centimetro meglio del rivale. Il miglior salto di Laura Strati, nel lungo, è il 6,23 (+1.0) della prima sfida, quella contro la russa Sokolova (6,38). Per la vicentina arriva poi un nullo nel faccia a faccia con la francese Lett, e infine il 6,07 (+0.2) in sicurezza nella finale per il quinto posto, contro l’estone Verlin, garantisce un bottino di quattro punti. Stesso score nel giavellotto per Sara Jemai alla quale basta il 46,79 della “finalina” per battere la slovena Sustersic. Nei due turni precedenti aveva lanciato 52,68 e 48,72. Nella logica del format che non perdona errori, capita anche che Nicolas De Luca all’esordio in Nazionale assoluta abbia la meglio (con 2,00) del bronzo europeo, il russo Ivanyuk, che fa cadere l’asticella posizionata a 2,25 e quindi perde il testa a testa con l’azzurro (da regolamento i saltatori in alto scelgono la misura senza conoscere quella dell’avversario). Poi De Luca incappa in un nullo nel successivo vis-a-vis con il francese Aubatin e chiude con un 2,00 che permette di battere lo sloveno Luxa (1,90).

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IL REGOLAMENTO



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